Il 2023 per l’Italia è stato un anno da bollino rosso in fatto di gestione degli animali d’affezione e segnato dall’aumento della piaga dell’abbandono. Tra le regioni in cui si registrano più criticità c’è la Puglia, insieme a Lazio, Sicilia, Campania e Calabria dove si stimano 244 mila cani randagi, ossia quelli senza proprietari che li rivendicano: nella Penisola nel 2023 se ne stimano 358mila. La conferma arriva dal XIII Rapporto Animali in città di Legambiente che restituisce un quadro a tinte fosche sulle performance 2023 di 771 Amministrazioni comunali (su 7.901 totali) e di 46 Aziende sanitarie (su 110 totali) che hanno risposto al questionario inviato dall’associazione ambientalista sulla gestione degli animali in città. Nel 2023 sale a 85mila, stando ai dati forniti dalle Amministrazioni comunali, il numero dei cani abbandonati (+ 8,6% rispetto al 2022), indicatore importante anche della crisi economica che pesa su famiglie e cittadini. A preoccupare è la poca attenzione da parte delle istituzioni: in Puglia solo 17 comuni, su 257, hanno risposto al questionario inviato da Legambiente.
Tra i talloni d’achille su cui c’è da lavorare, in primis, quello dell’anagrafe canina.