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L’innovazione del neuromarketing al servizio di un prodotto della tradizione. Pellegrino: “Ma l’olio si vende più facilmente se lo fai assaggiare”

Il futuro è già presente nel frantoio oleario andriese Pellegrino 1890. Se nel nome c’è una data che indica una tradizione di famiglia antica e consolidata, nelle azioni di proposta al pubblico del proprio prodotto c’è la volontà di abbandonare i consunti stereotipi che sanno di anticaglia e si investe nelle più innovative strategie di marketing. Si chiama neuromarketing ed è una disciplina emergente che deriva dall’applicazione delle conoscenze e delle pratiche neuroscientifiche al marketing. Lo scopo è quello di analizzare i processi irrazionali che avvengono nella mente del consumatore e che influiscono sulle decisioni di acquisto e sul maggiore o minore coinvolgimento emotivo nei confronti di un prodotto.

Non che il voler colpire con l’immagine possa sostituire le qualità del prodotto. E l’assaggio resta alla fine il vero elemento determinante dell’acquisto: anche per questo la Pellegrino 1890 ha deciso di ritornare, dopo anni covid e post covid, di tornare a esporre in una vetrina come quella del tuttofood di milano

Guardare ai nuovi metodi di comunicazione, poi, non significa rinnegare la sapienza che solo la tradizione può costruire. Pellegrino 1890, con il suo storico amministratore Elia, nella veste di presidente della associazione nazionale frantoiani è stato il promotore di una legge che dalla Puglia ha trovato poi applicazione nelle altre regioni italiane: il riconoscimento della figura del mastro frantoiano ovvero quella maestranza che con la sua esperienza determina le caratteristiche dell’olio prodotto

E poi determinante credere nel bene che si produce: non solo nelle sue qualità ma soprattutto nelle sue potenzialità

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