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Nuovo ospedale di Andria, riunione in Commissione Sanità: “Progetto fuori contesto, da rivedere”

«Il progetto esistente è da rivedere perché fuori contesto». E’ quanto si apprende sul nuovo ospedale di Andria da un’agenzia stampa della Regione Puglia. Secondo quanto emerso dalla riunione della commissione sanità, a cui hanno preso parte la direttrice generale della Asl Bt Tiziana Dimatteo, l’assessore alla Sanità Rocco Palese e l’assessore all’Urbanistica di Andria Annamaria Curcuruto in sostituzione della sindaca Giovanna Bruno, «il nuovo studio di fattibilità ha fatto lievitare il costo di realizzazione, raggiungendo una stima di 270 milioni di euro, rispetto ai 138 milioni del progetto originario, che però non scontava le conseguenze rivenienti dalla pandemia da Covid e dal caro prezzi delle materie prime». Il dato riguardante i costi rimane al momento l’ostacolo più grande per arrivare alla realizzazione effettiva del nuovo ospedale che, carte alla mano, sarà di secondo livello. «Nel frattempo l’Asl BT – si legge – dovrà certificare la disponibilità finanziaria per capire la somma che costituirà la parte da integrare e le modalità di reperimento». A margine dell’incontro in Commissione, il comune di Andria ha fatto sapere che «Asset e Asl Bt stanno procedendo ad alleggerire la progettazione di vari aspetti impattanti dal punto di vista economico, senza alterare la natura stessa del nuovo presidio ospedaliero». Sempre dall’ente, auspicano anche di far approdare il tema degli espropri dei terreni in contrada Macchia di Rosa in consiglio comunale entro settembre, ma prima servirà l’approvazione del nuovo accordo di programma da parte della giunta regionale. Resta, tuttavia, la totale incertezza dei tempi di realizzazione del nuovo ospedale, alla luce di tutte le criticità legate al progetto. Secondo il capogruppo regionale del PD, Filippo Caracciolo, il nosocomio di secondo livello si farà dopo una «una revisione progettuale definitiva che abbia costi sostenibili e sia rispettosa del piano clinico gestionale». Duro, invece, il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola: «Dopo la presentazione di due anni fa, in pompa magna a Castel del Monte, scopriamo che il progetto è sbagliato – ha detto Ventola -. E ora la Regione ha avocato a sé tutto per correggere un serie di errori: tradotto, riprogettare tutto! Ora Emiliano torni a Castel del Monte e chieda scusa ai cittadini della BAT che scontano un deficit di 700 posti letto».

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