Un servizio più razionale ed efficace che punti alla strategia “rifiuti zero” e riporti le percentuali di raccolta differenziata a livelli decisamente più alti e ben oltre il 65%. E’ un giorno importante per la città di Andria vista la presentazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani che dopo dodici anni passa dalla Sangalli alla RTI formata da due aziende pugliesi e cioè la Gial Plast e la Si.Eco.
Una “gara ponte” voluta dall’AGER di due anni che, tuttavia, deve poter mettere le basi per un servizio ancora più efficiente. Ci saranno, infatti, importanti novità: innanzitutto i mezzi quasi totalmente nuovi, poi la raccolta anche nei giorni festivi tranne che per la giornata di domenica, cambierà la frequenza di raccolta del vetro che diventa settimanale, come settimanale sarà la raccolta del secco indifferenziato attraverso delle buste con codice riferito all’utenza. Un primo passo verso quella che potrebbe diventare una tariffazione puntuale e cioè in base ai rifiuti prodotti. Anche i mastelli, che saranno distribuiti o consegnati in alcuni punti della città, saranno dotati di codice utente. Tecnologia ed innovazione per provare a dare sin da subito, dal 1 luglio, una nuova impostazione al servizio.
Altra novità importante sarà quella delle zone rurali della città: Castel del Monte e Montegrosso saranno al centro di interventi specifici e migliorativi con una nuova sperimentazione del porta a porta spinto. Lo spazzamento e la pulizia delle strade sarà effettuata con cadenza maggiore e con una modalità cosiddetta mista. Novità anche previste per l’isola ecologica di via Stazio che sarà implementata mentre dall’amministrazione comunale spiegano come si sta cercando di accelerare al massimo per aprire una seconda isola ecologica in via Canosa, struttura già finanziata all’interno di un bene confiscato alla mafia. C’è, tuttavia, un punto interrogativo che aleggia, in questo caso, nelle aule di tribunale: il nuovo ricorso di un bando di gara durato già più dell’appalto stesso, sarà discusso il 29 giugno e potrebbe provocare anche nuovi scossoni in base alla decisione del Tar di Puglia.
Alla base della riuscita del nuovo servizio, però, non può che esserci la collaborazione dei cittadini che dovranno adattarsi anche alla fase di start up prevista per un mese a partire dal 1 luglio.