Adesso bisognerà trasformare questo riconoscimento in un’opportunità concreta di crescita e valorizzazione. Sono le parole del Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia Francesco Tarantini dopo che nella giornata di ieri è diventato ufficiale l’inserimento del Murgeopark nella rete globale dei Geoparchi mondiali Unesco. L’annuncio era già arrivato a settembre scorso dopo che all’unanimità c’era stato il via libera da parte dell’Unesco ma da ieri, dopo la ratifica del consiglio esecutivo dello stesso Unesco, è ufficiale. In pratica il territorio della BAT potrà contare complessivamente su tre diversi riconoscimenti da parte dell’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Oltre al Parco dell’Alta Murgia, infatti, ci sono anche Castel del Monte dal 1996 e dallo scorso anno anche un tratto della via Appia che interessa in particolare Canosa e Barletta. Una occasione più unica che rara di tutela ma soprattutto valorizzazione di questo inestimabile patrimonio universale che, tuttavia, è ancora lontano dall’esser realmente una opportunità di crescita come ha ricordato nel suo intervento Tarantini.
Comunque l’inserimento tra i Geoparchi Mondiali Unesco vuol dire il riconoscimento dell’inestimabile valore geologico, naturale e culturale di questa terra. Attualmente, sono 213 i Geoparchi UNESCO in 48 Paesi nel mondo: l’Alta Murgia è il 12esimo Geoparco riconosciuto in Italia. Un percorso lungo partito nel lontano 2021 ed arrivato a completamento a settembre scorso. Obiettivo primario, ora, sarà il coinvolgimento attivo delle comunità locali, che devono collaborare per valorizzare non solo il patrimonio geologico, ma anche gli aspetti culturali e naturali del territorio. La designazione come Geoparco UNESCO ha una durata di quattro anni, dopo i quali il territorio è sottoposto a una rigorosa valutazione per garantire il rispetto degli standard di eccellenza richiesti.
La speranza è che questi canoni vengano rispettati ma soprattutto che sia un volano reale verso una nuova e più concreta valorizzazione anche di Castel del Monte sempre più tristemente una semplice cartolina senza un reale progetto di sviluppo futuro come testimoniano le denunce e l’arretramento di visite ed interesse.