Hanno preso il via questa mattina i lavori di rifacimento del manto stradale sulla provinciale 33 che collega Bisceglie ad Andria, sul cui stato di degrado e di precarietà sono stati tragicamente riaccesi i riflettori pochi giorni fa a seguito del terribile incidente costato la vita a due donne biscegliesi, la 62enne Rosa Mastrototaro e sua figlia 32enne Margherita Di Liddo, quest’ultima al settimo mese di gravidanza.
Gli interventi partiti oggi, che rientrano tra le opere di mitigazione e di recupero del piano viabile da parte della Provincia BAT per poco più di mezzo milione di euro, interessano proprio il tratto in territorio di Trani nel quale è accaduto il drammatico sinistro: il primo step consiste nella fresatura, vale a dire la rimozione della parte superficiale, del vecchio conglomerato, peraltro malridotto da tempo, preludio alla fase dello spianamento della carreggiata e della successiva stesura a caldo dell’asfalto. Il primo lotto di lavori interesserà in realtà poco più di 2 chilometri e mezzo, a questo dovrebbero seguirne altri già finanziati: la sensazione, purtroppo nitida, è che tali interventi si rivelino poco efficaci al cospetto di una questione ben più ampia ed articolata che necessiterebbe un radicale ripensamento dell’intera arteria lunga circa 15 chilometri, alla luce della sua importanza e delle sue innumerevoli criticità, dalla scarsa illuminazione alla presenza di curve davvero pericolose, senza tralasciare le buche e diversi tratti della carreggiata molto stretti. A tutto ciò, è bene sottolinearlo, si aggiungano anche gli episodi di distrazione e di imprudenza di molti, troppi automobilisti.
A Bisceglie, intanto, si susseguono le attestazioni di affetto e di vicinanza dell’intera comunità attorno alla famiglia di Rosa e di Margherita, con momenti di raccoglimento e di preghiera dedicati alle due sfortunate donne, sui corpi delle quali la magistratura ha disposto l’autopsia. Dopo l’accertamento tecnico, che dovrebbe essere effettuato domani, saranno resi noti data e luogo delle esequie, in occasione dei quali sarà osservato il lutto cittadino.
Ieri, intanto, la Procura di Trani ha iscritto nel registro degli indagati il 65enne di Andria che era al volante della Mazda 5 scontratasi con la Lancia Y, guidata da Natale Di Liddo, marito e padre delle due vittime. L’andriese deve rispondere di omicidio stradale e di interruzione colposa di gravidanza.
Le indagini della Polizia Locale di Trani stanno ricostruendo la dinamica dell’impatto: l’ipotesi più accreditata è che la Mazda, proveniente da Bisceglie verso Andria, possa aver invaso la corsia opposta travolgendo la Lancia Y.