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Sei trapianti di cuore in sette giorni al Policlinico di Bari, con organi prelevati in Grecia e Francia. A fine mese l’inaugurazione del Centro Cuore

Una vera e propria maratona della vita quella andata in scena negli ultimi giorni al Policlinico di Bari, dove l’équipe di cardiochirurgia, guidata dal professor Tomaso Bottio, ha eseguito sei trapianti di cuore in appena sette giorni. Un risultato straordinario, che ha coinvolto pazienti affetti da scompenso cardiaco terminale, una grave condizione in cui il cuore non riesce più a pompare sangue in modo efficace. Un impegno organizzativo imponente, reso possibile dalla collaborazione tra le reti di donazione italiane e internazionali. I cuori sono arrivati da diverse città: Nuoro, Roma, Padova, ma anche Atene, in Grecia, e Perigueux e Tolosa, in Francia.

Tra gli interventi, anche un trapianto particolarmente delicato, realizzato con un cuore proveniente da donatore a cuore fermo: in questi casi, l’organo viene prelevato dopo l’arresto cardiaco del donatore, e dev’essere trapiantato entro pochissimo tempo – massimo quattro ore – per evitare danni irreversibili. Fondamentale, in tutti i casi, il supporto della tecnologia: dal 2024 il Policlinico utilizza un contenitore sterile e refrigerato che mantiene il cuore a temperatura controllata e ne monitora lo stato durante il trasporto, anche su lunghe distanze. Presto sarà disponibile anche un sistema di perfusione a temperatura fisiologica, ovvero un dispositivo capace di mantenere il cuore “in funzione” e irrorato di sangue caldo, proprio come se fosse ancora all’interno del corpo. Questo consente di allungare i tempi utili per il trapianto, valutare meglio la qualità dell’organo e aumentare le probabilità di successo.

Il Policlinico di Bari si conferma così primo centro in Italia per numero di trapianti cardiaci. Il direttore generale Antonio Sanguedolce punta ora alla leadership europea, anche grazie al futuro Centro Cuore, che sorgerà nel padiglione Asclepios 3. La presentazione ufficiale è attesa il prossimo 25 luglio, durante l’inaugurazione del nuovo Presidio regionale trauma center e trapianti. Sarà il fulcro – spiegano dal Policlinico – di un modello integrato per la diagnosi, il trattamento e il follow-up delle patologie cardiache complesse.

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