Lunedì 9 dicembre al Policlinico di Bari per la prima volta al mondo un paziente affetto da neoplasia delle vie urinarie è stato avviato dopo chirurgia alla combinazione terapeutica del vaccino a mRNA (RNA messaggero) personalizzato, autogene cevumeran, e nivolumab (immunoterapia approvata dall’autorità regolatorie internazionali, ad oggi non ancora rimborsata nel Nostro Paese in questo scenario terapeutico).
Si tratta di un vaccino progettato per il singolo paziente sulla base delle specifiche mutazioni individuate sul proprio campione tumorale.
Nel caso specifico la prima paziente è una donna di 75 anni, sottoposta lo scorso agosto alla resezione completa di una neoplasia dell’alta via urinaria ad alto rischio di recidiva sulla base delle caratteristiche istopatologiche. Il campione chirurgico ed il sangue periferico della paziente sono stati analizzati mediante sequenziamento di nuova generazione (NGS) da un’azienda di biotecnologia e biofarmaceutica esterna con l’obiettivo di identificare e quantificare le mutazioni somatiche caratterizzanti la sua neoplasia e per generare molecole di RNA messaggero (mRNA) codificanti per i neoantigeni specifici del tumore della paziente.