Mancano esattamente 235 giorni alla data di fine del cantiere per l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria. Solo otto mesi per concludere tutta l’importante opera che procede in realtà ad una velocità non sostenuta anche per via dello spostamento del mercato ortofrutticolo da via Barletta alla zona Pip. I lavori nell’area di via della Costituzione non sono ancora materialmente partiti seppur formalmente si è dato avvio alle opere. Insomma ancora diverse incognite mentre si continua comunque a scavare in diversi punti del tracciato e si sta completando la campata mancante per il ponte di via Bisceglie. Ma tutto questo non servirà, molto probabilmente, a riuscire a concludere l’intera opera nell’arco del tempo a disposizione di Ferrotramviaria per spendere l’intero pacchetto di fondi europei a disposizione, circa 180 milioni di euro della vecchia programmazione, entro il 31 dicembre 2023. Ed allora si comincia a rumoreggiare per un possibile slittamento del fine lavori anche se bisognerà superare le forti resistenze dell’Unione Europea. Sul tema è stato convocato a Bari nella prossima settimana un incontro piuttosto importante alla presenza anche della Regione Puglia e che potrebbe delineare il futuro scenario e nuove tempistiche per i lavori di interramento andriesi.
In pochi in realtà avrebbero scommesso sulla conclusione delle opere entro il tempo stabilito di 567 giorni dalla consegna formale del cantiere avvenuta ad aprile dello scorso anno, ma ora l’assoluta priorità sembra esser quella di non perdere il finanziamento e soprattutto non far slittare ancora di molto quella data di fine lavori. Altra dead line importante è quella di lunedì prossimo, 13 marzo, data entro la quale dovrebbe esser chiuso il terzo procedimento autorizzativo per la riapertura della tratta ferroviaria tra Andria Sud e Corato. Manca all’appello, infatti, solo l’ultimo tassello da parte dell’ANSFISA e cioè quello relativo ai sottosistemi di segnalamento per avere l’ok definitivo alla riapertura della tratta, esattamente a sette anni di distanza dalla chiusura. Lunedì scadranno i cinque mesi formali entro cui l’agenzia nazionale deve concludere le procedure autorizzative. Se ci fosse il via libera serviranno ancora alcune settimane per attivare la stazione di Andria Sud e far si che Ferrotranviaria possa rimettere treni sulla tratta che porta da Corato ad Andria.