Con oltre 3 milioni e 170mila dosi somministrate, quasi il 95% di quelle consegnate dal Commissario nazionale per l’emergenza Covid, la Puglia tona a piazzarsi sul podio delle regioni italiane per capacità vaccinale, di poco dietro alle sole Marche e Lombardia.
Numeri che confermano la decisa accelerata data dalla macchina pugliese dei vaccini ha cominciato a correre a velocità elevata, con una media che, nell’ultima settimana, è salita a circa 40mila vaccinazioni al giorno.
Buone anche le cifre relative al completamento del ciclo vaccinale, con quasi 1 milione e 100mila pugliesi che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose.
La fascia d’età che conta il maggior numero di somministrazioni è quella relativa agli over 70, con oltre il 50% di persone che hanno effettuato anche il richiamo. Dato che sfiora addirittura il 90% nel caso di anziani con più di 80 anni.
Parallelamente si va avanti con le prenotazioni per la fascia più giovane della popolazione vaccinabile, quella di età compresa tra i 19 ed i 12 anni. Se sono ancora in pochi ad aver effettuato il vaccino (per loro la campagna si è aperta meno di 2 settimane fa), sono però già numerosissimi (circa 70mila) quelli che hanno espresso la volontà di farlo, fissando l’appuntamento per la somministrazione sul sito “La Puglia ti vaccina”.
Un segnale di fiducia, quello che arriva dai ragazzi, molto più di quanto avviene con gli adulti, come ad esempio per 50enni e 60enni che, dati alla mano, spesso hanno disertato gli hub vaccinali, manifestando dubbi sull’efficacia del vaccino.
Intanto arrivano i primi chiarimenti dell’assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco, in merito ai richiami degli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Come noto, nei giorni scorsi Governo e Comitato Tecnico Scientifico avevano inviato a tutte le regioni la raccomandazione perentoria di effettuare una vaccinazione eterologa per tutti i cittadini sotto i 60 anni, vaccinati la prima volta con il siero anglo-svedese. Decisione scaturita da alcuni rari casi di effetti collaterali, come il decesso sospetto di una 18enne ligure, ma che però ha suscitato proteste in tutta Italia, per i possibili rischi legati ad un mix di vaccini.
In base alle nuove direttive nazionali del Ministero della salute – ha assicurato Lopalco – anche in Puglia gli under 60 che hanno ricevuto AstraZeneca, avranno la possibilità di rifiutare un vaccino diverso (Pfizer o Moderna), chiedendo espressamente la somministrazione di una seconda dose di AstraZeneca.