Erano a capo di un’organizzazione criminale che trafficava sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, in varie zone della città di Andria, prevalentemente in Piazza Santa Maria Vetere. Per i fratelli Fabio e Sabino Roberto, nel 2019 condannati in primo grado rispettivamente a 17 ed 11 anni di reclusione, è scattato il sequestro operato dalla Polizia di beni mobili ed immobili del valore di 1 milione e mezzo di euro su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari. Oltre allo spaccio di cocaina, ai componenti dell’associazione veniva contestata la detenzione in luoghi pubblici di armi da guerra, del tipo Kalashnikov. Il provvedimento di sequestro è scaturito dagli accertamenti patrimoniali operati dall’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura, che hanno consentito di evidenziare la netta sproporzione fra gli investimenti effettuati dagli indagati e dai loro familiari e l’esiguità dei redditi complessivamente dichiarati. A finire sotto sequestro, due appartamenti ed un’autorimessa in piazza Santa Maria Vetere comprensivi di arredi, elettrodomestici, quadri, arazzi, vasi e suppellettili di pregio; una grande villa con giardino in via Castel del Monte; due autovetture ed un impianto sportivo di calcetto in contrada Sant’Agostino, insieme al patrimonio aziendale dell’impresa che lo gestiva nel quale venivano organizzati i summit fra i vari esponenti di spicco della criminalità andriese.
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