Cronaca

Arsenale in una villetta di Andria, condanna definitiva per l’ex gip De Benedictis. Respinto il ricorso dalla Cassazione

E’ diventata definitiva la condanna all’ex gip barese Giuseppe De Benedictis per la vicenda legata all’arsenale rinvenuto in una villetta alla periferia di Andria. Ieri la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali dell’ex magistrato dopo la sentenza della Corte d’Appello di Lecce che lo ha condannato a 9 anni e 3 mesi di reclusione (c’era già stata una riduzione rispetto al primo grado dove gli erano stati inflitti 12 anni e 8 mesi). Scende ad 8 anni, invece, la condanna per l’imprenditore andriese Antonio Tannoia proprietario della villetta nei pressi di via Corato dove fu rinvenuto l’arsenale composto da oltre 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni.

Il rinvenimento eccezionale in uno scantinato della villetta ad aprile del 2021 ad Andria, tutto sequestrato dalla Polizia. La condanna per traffico e detenzione di armi ed esplosivi anche da guerra oltre che ricettazione. Proprio l’ex magistrato era stato dichiarato capace di intendere e volere. La sua – ha dichiarato De Benedictis, già ai domiciliari – una passione smodata per il collezionismo che riguardava in particolare le armi. Il clamoroso ritrovamento arrivò a pochi giorni dal primo arresto per l’ex magistrato coinvolto in un altro filone d’indagine: quello per l’accusa di aver intascato mazzette in cambio di scarcerazioni facili. Per quell’inchiesta, lo scorso marzo, la Corte d’Appello di Lecce ha condannato De Benedictis a sette anni di reclusione mentre per il penalista barese Giancarlo Chiariello inflitti sei anni.

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