Aveva appena finito di cenare nella casa di campagna di sua sorella. Assieme al figlio di 10 anni era diretto verso l’auto, parcheggiata fuori: è li che lo stava aspettando il suo assassino, che gli ha scaricato addosso una raffica di colpi di fucile, uccidendolo sul colpo. È questa la prima ricostruzione dell’omicidio che si è consumato ieri sera, intorno alle 22.30, alla periferia di Copertino, nel Leccese, dove un ex maresciallo dei Carabinieri, Silvano Nestola, 46 anni, è rimasto vittima di un agguato.
A metterlo a segno un uomo incappucciato, che ha esploso almeno 7 colpi, di cui 4 hanno raggiunto il sottufficiale al petto.
In base a quanto emerso finora dalle indagini, condotte dai militari del Comando provinciale di Lecce, assieme ai colleghi del Ros, il 46enne si sarebbe accorto della presenza del killer, intimando al bambino di rientrare in casa. Lui invece ha proseguito verso la macchina, una Toyota Yaris, nel tentativo di mettersi in salvo ma non ce l’ha fatta. All’arrivo dei soccorritori l’ex Carabiniere era già morto. Nessuna traccia invece dell’autore dell’agguato, allontanatosi a piedi. Probabilmente nelle vicinanze aveva un’auto, con cui è fuggito, forse in compagnia di un complice.
Le indagini sull’omicidio, coordinate dalla pm Paola Guglielmi, si stanno concentrando sulla vita privata e lavorativa del militare. In servizio fino a settembre presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Lecce, Nestola era stato poi congedato per motivi di salute legati, a quanto pare, ad un problema di udito. Separato da circa due anni dalla ex moglie, era molto legato al figlio.
Al momento gli investigatori ritengono poco probabile l’ipotesi del delitto maturato negli ambienti della criminalità organizzata. A seguito di alcune perquisizioni, quattro persone, residenti nel Brindisino, sono state condotte in caserma. Si tratterebbe di un’intera famiglia di San Donaci. Il cerchio sull’omicidio dell’ex maresciallo potrebbe chiudersi già nelle prossime ore.