È stato fatto brillare in una cava di località Ponte Carlone, nelle campagne di Lucera, l’ordigno bellico, risalente alle Seconda Guerra Mondiale, trovato alcuni giorni fa in un cantiere di via Spalato, a Foggia, nei pressi della stazione ferroviaria.
Le operazioni sono state condotte dagli artificieri dell’11° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, entrati in azione intorno alle 8.30 di ieri, domenica 2 giugno, per rimuovere la bomba. L’intervento si è concluso intorno alle 12.30 quando l’ordigno, del peso di circa 250 chili e contenente oltre un quintale di carica esplosiva, è stato “despolettato”, cioè privato delle spolette che ne potevano innescare l’esplosione, e poi caricato su un camion partito alla volta di Lucera, seguito da una colonna di 14 mezzi militari.
È filato liscio il maxi piano di evacuazione che ha coinvolto 8mila persone, circa 3.800 famiglie che vivono nella zona, in un’area di 430 metri dal luogo del ritrovamento della bomba, allontanate per motivi di sicurezza dalle loro abitazioni. Molti dei residenti avevano già lasciato le loro case nella giornata di sabato, facendosi ospitare da parenti e amici, a seguito dell’interruzione delle forniture di acqua, gas ed energia elettrica.
A coordinare le operazioni di evacuazione, scattate all’alba, gli uomini delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile, che hanno fornito assistenza ai residenti, soprattutto nei confronti di quanti presentavano problemi di deambulazione. Allestito anche un Punto di Primo Intervento da parte dei volontari della Croce Rossa.
I pochi che non hanno potuto trovare riparo da familiari o conoscenti, sono stati condotti, mediante servizio bus, nei cinque punti raccolta predisposti nella villa comunale, nell’università ed in tre palestre alla periferia del capoluogo dauno.
A partire dal pomeriggio, la situazione è tornata alla normalità, con gli evacuati che hanno potuto fare regolarmente rientro nelle loro abitazioni.