Cronaca

FOGGIA | Tabaccaio ucciso a coltellate durante una rapina, chiuse le indagini sulla banda: a giudizio l’unico minorenne del gruppo

Si sono concluse le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura di Foggia, a carico dei quattro maggiorenni convolti nell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Traiano, 38 anni, il titolare di un bar-tabaccheria morto a seguito delle ferite riportate durante una rapina messa a segno il 17 settembre 2020 nel suo locale, alla periferia del capoluogo dauno.

È stata già fissata, inoltre, l’udienza preliminare nei confronti del l’unico minorenne del gruppo, il 17enne Antonio Pio Colucci, ritenuto l’esecutore materiale del delitto. Il ragazzo, attualmente detenuto nel carcere minorile Fornelli di Bari, a giugno dovrà presentarsi davanti al gup del Tribunale per i Minorenni: dovrà rispondere di omicidio volontario, concorso in rapina aggravata, oltre che di aver partecipato al furto dell’auto utilizzata dai banditi durante il colpo in tabaccheria.

Sarebbe stato lui, secondo l’ipotesi accusatoria, a sferrare le coltellate mortali alla vittima, morta in ospedale il 9 ottobre scorso dopo 22 giorni di coma. Durante l’interrogatorio di garanzia, il 17enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il minore venne arrestato il 25 febbraio nel corso dell’operazione “Destino” assieme ai 4 presunti complici: Christian Consalvo, 21 anni, Antonio Pio Tufo, di 20, il 23enne Antonio Bernardo e Simone Pio Amorico, di 21 anni, l’unico ad aver ottenuto i domiciliari.

In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini, in quattro entrarono in azione nel primo pomeriggio del 17 settembre: mentre Consalvo attendeva in macchina, Tufo e Bernardo e il minorenne (armato di coltello) entrarono nel bar-tabaccheria, dove oltre al titolare, c’erano anche alcuni dipendenti.     

La vittima tentò inutilmente di impedire ai malviventi di aprire il registratore di cassa: venne accoltellata al volto e poi presa brutalmente a calci anche quando era ormai a terra, esanime. Una rapina messa a segno con una violenza inaudita per un bottino di un centinaio di euro e una manciata di biglietti “Gratta e Vinci”.

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