Nelle aule di giustizia baresi va avanti la vicenda riguardante l’indagine sul giro di prostituzione minorile di cui sarebbero state vittime, tra il 2021 e il 2022, quattro ragazze che all’epoca avevano 16 anni. Ieri, la gip Anna Perrelli ha respinto infatti la richiesta di patteggiamento avanzata da Fabio Carlino, il 47enne imprenditore leccese – ai domiciliari fino a pochi giorni fa, dopo l’arresto del 12 maggio scorso – accusato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con due minorenni, a Bari, tra gennaio e febbraio 2022, pur essendo al corrente dell’età. Alla gip era stato proposto l’accordo per una pena (sospesa) ad un anno e otto mesi di reclusione, che però la giudice ha dichiarato inammissibile.
Carlino fu arrestato il 12 maggio scorso insieme ad altre sette persone ed è tornato da poco in libertà. Con lui è coinvolto anche l’avvocato leccese Stefano Chiriatti, sottoposto ad obbligo di dimora nel capoluogo salentino dalle 22 alle 7, e il gestore di un b&b di Bari, Michele Annoscia, per il quale la stessa misura dell’obbligo di dimora è stata attenuata.
Per altri sette indagati, tra cui le quattro «Squad Girls» Marilena Lopez, Antonella Albanese, Federica Devito ed Elisabetta Manzari, il prossimo 3 ottobre scatterà il processo davanti ai giudici della prima sezione penale. Lo scorso 13 giugno, infatti, il pm Matteo Soave aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato ritenendo «evidente» la prova dei fatti. L’accusa è di induzione, favoreggiamento, sfruttamento, gestione e organizzazione della prostituzione di quattro minorenni, parti offese in questo procedimento. A processo andranno anche Nicola Basile, Ruggiero Doronzo (considerati rispettivamente sfruttatore e «driver» delle ragazze) e Roberto Urbino, che invece è accusato di aver avuto rapporti con alcune minorenni nel maggio 2022.