Cronaca

Il presagio e le parole di denuncia di Mariangela uccisa dal padre a Monopoli: «E’ sempre stato violento»

«Mio padre è sempre stato un uomo violento». Furono queste le parole di Mariangela Formica, la 54enne di Monopoli travolta e uccisa dall’auto guidata dal padre 87enne Vincenzo lo scorso 2 giugno. Parole pronunciate e trascritte in un verbale di sommarie informazioni nel 2014 davanti ai carabinieri a seguito della denuncia di sua madre per maltrattamenti. Su Vincenzo Formica, oltre all’accusa di omicidio, ci sono ben tre procedimenti per le violenze subite sia dalla figlia che dalla mamma e nei giorni scorsi c’è stato un rinvio a gennaio 2024 per l’ultima udienza di uno dei processi in corso di svolgimento a suo carico. Il rinvio si è reso necessario a causa della detenzione in carcere dell’uomo che, tuttavia, da ieri è ai domiciliari con braccialetto elettronico. La Procura ha comunque fatto opposizione su questa decisione insistendo per la detenzione in carcere dell’87enne. Nel frattempo comunque proseguono le indagini sull’investimento mortale del 2 giugno scorso: il padre potrebbe aver ucciso sua figlia dopo un litigio per la gestione della mamma malata.

Un uomo violento quello tratteggiato dalle denunce ormai partite una decina di anni fa con le testimonianze di moglie e figlia. Presunte aggressioni, minacce e vessazioni subite per molti anni fino al tragico epilogo. E le parole di Mariangela raccolte in quel verbale appaiono, a posteriori, come un triste presagio di quanto sarebbe poi accaduto a distanza di molti anni.

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