Una lite causata da questioni familiari, degenerata in un efferato omicidio che dal tardo pomeriggio di ieri ha scosso la piccola comunità (poco meno di 8mila abitanti) di Vico del Gargano. Davide Mastromatteo, 39enne operaio edile, è stato ucciso nella propria abitazione dal suocero, un pensionato di 66 anni, arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia con l’accusa di omicidio.
Suocero e vittima vivevano nella stessa palazzina in contrada Mannarelle, nella zona industriale. Secondo la ricostruzione effettuata dai Militari dell’Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, l’omicida – in pensione da un paio d’anni e già dipendente dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali – avrebbe esploso al culmine di un diverbio un colpo di fucile calibro 12 legamente detenuto all’indirizzo del genero, ferendolo mortalmente. Intervenuti tempestivamente sul posto anche gli operatori del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 39enne.
Sotto shock, come detto, l’intera comunità vichese. Attonito anche il primo cittadino Raffaele Sciscio. “Conosco entrambe le famiglie, rispettabili e integrate nella comunità – ha sottolineato il sindaco – . Non c’era mai stato alcun problema, non so davvero cosa possa aver determinato un gesto simile”.
Davide Mastromatteo era impegnato anche come volontario nelle Giacche Verdi Gargano, gruppo operativo della protezione civile, che lo hanno ricordato con un post sui social evidenziandone la prontezza nell’aiutare il prossimo nonchè la gentilezza, il sorriso e lo spirito di condivisione.