La Dda di Bari ha chiesto otto ergastoli per cinque imputati accusati di essere i presunti autori e mandanti di quattro casi di lupara bianca avvenuti a Canosa di Puglia tra il 2003 e il 2015 nell’ambito di regolamenti di conti per il controllo del mercato della droga. Le condanne sono state chieste al termine della requisitoria dinanzi alla Corte d’assise di Trani. Sono imputati Sabino Carbone, di 42 anni, per il quale sono stati chiesti tre ergastoli; richiesta di ergastolo per Cosimo Damiano Campanella, di 82 anni; due pene al carcere a vita per Cosimo Damiano Campanella, di 41 anni, nipote omonimo dell’82enne; un ergastolo ciascuno anche per Daniele Boccuto, di 43, e Cosimo Zagaria, di 38 anni. I cinque sarebbero – a vario titolo – responsabili degli omicidi di Sabino D’Ambra, scomparso il 14 gennaio 2010; di Giuseppe Vassalli, scomparso il 18 agosto 2015; di Sabino Sasso e Alessandro Sorrenti, di cui si sono perse le tracce il primo dicembre 2003.
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