Ottocento tonnellate di rifiuti ritenuti ferrosi depositati all’interno di un’area di 2400 metri, sottoposta a sequestro. E’ quanto portato a termine, nel corso di un’operazione congiunta, i militari della Capitaneria di Porto di Manfredonia e il coordinamento del 6^ Centro Controllo Ambiente Marino della Direzione Marittima di Bari in agro di Monte Sant’Angelo.
Nel corso dell’ispezione è stata accertata la presenza di una cospicua area utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti speciali non pericolosi priva delle previste autorizzazioni da parte degli enti preposti. Da approfondimenti condotti sul posto sono state accertate ulteriori criticità sullo stato delle griglie di scolo presenti lungo le aree di stoccaggio dei rifiuti che venivano rinvenute completamente ostruite inficiando in tal modo la capacità delle stesse di convogliare gli eventuali colaticci percolanti nell’apposita vasca di raccolta”.
Le condotte di reato ipotizzate, per quanto accertato, sono di gestione illecita di rifiuti e inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni nonché nelle ipotesi di carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti dal Testo Unico Ambientale.
I responsabili dell’azienda sono accusati di reato di discarica abusiva, che prevede la pena dell’arresto, da sei mesi a due anni e un’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro prevedendo altresì, in caso di condanna, la confisca dell’area sulla quale è stata realizzata la discarica abusiva.