Concluse le indagini sulle morti per legionella al Policlinico di Bari. Nel registro degli indagati della Procura di Bari figurano i nomi del direttore generale Giovanni Migliore e di altre tre persone tra dirigenti ed ex dell’azienda ospedaliera universitaria barese. Il fascicolo parla di omissione di atti di ufficio insieme all’accusa relativa ai decessi di quattro pazienti tra il 2018 e il 2020: Gennaro Del Giudice (79 anni), Domenico Martinadonna (68 anni) e Francesca Nuzzolese (74 anni) e Vincenzo Ficco (55 anni). La morte sarebbe sopraggiunta, secondo le ipotesi, per legionella come conseguenza della mancata bonifica della rete idrica ospedaliera malgrado fosse stata accertata la presenza del batterio che successivamente, secondo l’accusa, avrebbe causato la morte dei quattro pazienti ricoverati in vari reparti nei padiglioni Asclepios e Chini del Policlinico. Oltre al direttore generale Migliore l’avviso è stato notificato a Matilde Carlucci (ex direttore sanitario del Policlinico barese), Giuseppe Calabrese (dirigente medico, vice direttore sanitario e responsabile della Sanità pubblica dipartimentale) e Claudio Forte (direttore Area tecnica). Stralciata invece per archiviazione la posizione di una quinta dirigente che era inizialmente indagata, attuale direttrice generale dell’Asl Bat, Tiziana Dimatteo. L’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla procura portò nel novembre 2020 al sequestro dei due padiglioni (dissequestrati a marzo 2021) e un mese dopo alla interdizione di tre dirigenti (annullata dopo un paio di mesi).
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