Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

Operaio andriese morto in oleificio, ci sono tre indagati

Ci sono tre indagati per la morte dell’operaio 38enne di Andria, Raffaele Sardano, deceduto martedì sera scorso mentre era al lavoro nell’oleificio “Agrolio” sulla strada provinciale 2, tra Andria e Montegrosso. Si tratta dell’amministratore legale dell’azienda, di un operaio e di un professionista esterno addetto alla sicurezza. La loro iscrizione nel registro degli indagati è da considerare come atto dovuto nel fascicolo aperto per omicidio colposo dalla Procura della Repubblica di Trani. In attesa dell’esito dell’autopsia sul corpo del giovane operaio, gli investigatori stanno ricostruendo i drammatici istanti che hanno portato al decesso dell’uomo. Secondo quanto emerso sino a questo momento, il 38enne stava operando all’interno dell’area dove viene effettuata la macinazione delle olive. Avrebbe avuto il compito di disostruire alcuni tubi che collegano il decanter ai silos interrati. Per farlo avrebbe svitato una crociera bullonata mentre il macchinario probabilmente era in funzione. L’azione avrebbe quindi innescato, a causa della forte pressione, lo scoppio del tubo. L’esplosione ha investito inevitabilmente l’uomo che ha riportato un profondo trauma cranico che gli è costato la vita. Inutili i tentativi dei soccorritori per salvarlo. La Agrolio Srl, intanto, ha reso nota una lettera tramite i propri avvocati: «Massima vicinanza e cordoglio ai familiari del caro Raffaele – si legge – una perdita che è e resterà incolmabile per tutti. Esprimiamo massima fiducia nell’Autorità Giudiziaria». Nella lettera si fa anche riferimento all’attenta osservazione, da parte dell’azienda, al tema sicurezza sul lavoro: «Agrolio ha sempre dedicato massima attenzione alla sicurezza, formando adeguatamente il proprio personale, ponendo a disposizione dei propri lavoratori macchinari di ultima generazione e luoghi sicuri».

Vedi anche

Back to top button