Il sospetto è che qualcuno possa aver speculato sul generale aumento dei prezzi di benzina e gasolio, generando un’impennata che, nelle ultime settimane, ha portato le tariffe alle stelle. I distributori di carburanti di Bari e provincia sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza che, nelle ultime ore, ha fatto scattare una serie di controlli a tappeto per verificare la corretta dinamica di formazione dei prezzi lungo la filiera di approvvigionamento.
Gli accertamenti, eseguiti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle, si sono concentrati, in particolare, su quegli impianti di distribuzione che, nell’ultimo periodo, hanno applicato in modalità self-service i prezzi più alti per gasolio e benzina nel territorio della Città Metropolitana di Bari. Tariffe che sono state confrontate con le tariffe indicate dall’Osservatorio Prezzi Carburanti, presenti sul sito del Ministero delle Imprese. Cifre liberamente accessibili al pubblico, che permettono di verificare in tempo reale i prezzi di vendita effettivamente praticati dai benzinai dislocati su tutto il territorio nazionale.
Successivamente, attraverso l’analisi delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, gli accertamenti investigativi hanno permesso di individuare due depositi commerciali che hanno rifornito i distributori, attivi nella provincia di Bari, dove sono stati acquisiti documenti fiscali e contabili.
I controlli sui prezzi praticati dai benzinai andranno avanti anche nei prossimi giorni.