Cronaca

Spaccio di droga in via Mediterraneo a Talsano: 35 indagati, 9 in carcere. Operazione della Polizia di Stato a Taranto

Dodici arresti per droga sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato a Taranto in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale della città su richiesta della Procura. I 12 indagati devono rispondere dei reati di illecita cessione di sostanze stupefacenti cocaina, hashish e marijuana, di un episodio di detenzione e porto di arma comune da sparo, nonchè dei reati di estorsione ed usura. Complessivamente, oltre ai 12 interessati dalla misura cautelare (per 9 indagati è stata applicata la custodia in carcere; per 2 gli arresti domiciliari e per un indagato l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria), altri 23 risultano indagati in stato di libertà. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo e con vari ruoli, degli stessi reati. Arrestati anche 6 indagati, nel corso della stessa operazione, per detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio e sequestrati oltre 6 chili di droga tra hashish e cocaina.

Oltre a spacciare droga, ricorrevano anche a metodi violenti verso i propri clienti se tardavano nei pagamenti e riciclavano i guadagni in un’illecita attività creditizia che, almeno in un caso, si è configurata come usura. L’indagine, denominata operazione “Mediterraneo”, si è sviluppata tra febbraio 2019 e giugno 2020 ed ha preso spunto da alcuni elementi investigativi acquisiti dopo sparatoria avvenuta a dicembre 2018 all’interno di un esercizio commerciale di Talsano (Taranto). Per tale fatto, a febbraio 2019 furono arrestati cinque tarantini.

E proprio gli approfondimenti su uno dei corresponsabili, che al momento dell’arresto per la sparatoria a Talsano era già in carcere per altra causa, ha consentito di scoprire un radicato fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti che interessava, principalmente, i cortili del complesso edilizio di via Mediterraneo 81 a Talsano. L’attività di spaccio gestita dal gruppo, oltre a svilupparsi nei cortili dello stabile dove, quotidianamente, decine di “clienti” si approvvigionavano di dosi di cocaina, marijuana ed hashish, rivolgendosi a qualunque ora del giorno e della notte, è proseguita anche nel periodo dell’emergenza pandemica quando, oltre allo spaccio sul posto, gli indagati, per venire incontro alle difficoltà di spostamento degli assuntori, effettuavano consegne a domicilio a prezzi maggiorati.

Vedi anche

Back to top button