Cronaca

Trovata morta nel sottopasso a Terlizzi: dopo 8 anni riaperte le indagini sull’ex fidanzato

Andranno avanti le indagini sulla morte di Claudia De Chirico, la 22enne trovata senza vita il 22 dicembre 2016 nel sottopasso ferroviario di via Mazzini, a Terlizzi, con un cavatto usb attorno al collo. La gip del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha respinto la quarta richiesta di archiviazione della Procura ordinando al Pm di riformulare il capo d’accusa secondo una nuova ipotesi, non più istigazione al suicidio ma maltrattamenti in famiglia. Sotto inchiesta l’ex fidanzato e convivente della giovane, il 32enne molfettese Davide Falcetta, il quale ha sempre riferito di un rapporto burrascoso nella coppia a causa della gelosia della donna, che più volte avrebbe manifestato intenzione di farla finita. Quando Claudia De Chirico decide di togliersi la vita stringendosi attorno al collo un cavetto usb per la ricarica, tra i due era da poco terminato l’ennesimo acceso litigio. Per il magistrato che ha ordinato la prosecuzione delle indagini, Falcetta corrisponderebbe al profilo di un uomo violento e possessivo. Claudia De Chirico, scrive il giudice nel provvedimento, ha subito “una progressiva condizione di nullificazione della propria persona, in cui era venuta a trovarsi a causa delle condotte vessatorie, violente e minacciose poste in essere dal compagno convivente”. Sempre il magistrato si sofferma sui comportamenti originati dalla gelosia di Falcetta “che induceva l’uomo a precluderle rapporti sociali e a rivolgerle parole di scherno, tanto da indurre nella donna uno stato di ansia da farle pensare al suicidio”.

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