14.400 biscegliesi al ballottaggio hanno scelto Angelantonio Angarano sindaco, il 61,07% degli aventi diritto al voto, confermando così l’incarico al primo cittadino uscente che resterà al timone di Bisceglie per i prossimi cinque anni. Battuto il rivale Spina, in quota centrodestra, rimasto a poco più di 9mila voti, il 38,93% delle preferenze. Per Angarano i motivi della riconferma partono da lontano.
Angarano si presenta con una squadra rinnovata, giovane e pronta a fare la sua parte. Una maggioranza che vedrà protagonista anche Vittorio Fata, candidato sindaco di Bisceglie escluso dal ballottaggio al primo turno, confluito poi su Angarano. Liste civiche e centrosinistra insieme, dopo l’accordo, per «mandare in soffitta – spiega il sindaco – un vecchio modo di fare politica».
Prende forma il consiglio comunale di Bisceglie. La maggioranza avrà 15 seggi, escluso il sindaco Angarano: 4 a Bisceglie Svolta, 2 a Il Torrione, 2 a Noi, 2 per Punto d’Incontro, e 1 a testa per le liste Puglia Popolare, Massimo impegno, Bisceglie tricolore, Democrazia e solidarietà, e Scegli Bisceglie). Maggioranza a cui si aggiungono, con l’accordo tra le parti, i 3 seggi di Fata composti dallo stesso ex candidato e dai 2 scanni di Un Sindacoxbene e PD. All’opposizione resterebbero quindi i 6 seggi della coalizione di centrodestra: quello occupato da Francesco Spina, 2 scranni per Popolari con Spina, 2 per Casella Nelmodogiusto e uno per Fratelli d’Italia.