È una maggioranza risicata quella che ieri ad Andria ha respinto la mozione presentata dal centrodestra sul dimensionamento scolastico. La vicenda si è sviluppata nell’arco di più di un anno tra contestazioni e proteste anche di insegnanti e genitori degli alunni, ieri presenti tra il pubblico della seduta e che hanno atteso di poter seguire la discussione. La proposta del centrodestra aveva l’intento dichiarato di mettere un punto fermo sulla geografia degli istituti comprensivi della città, quella faticosamente raggiunta proprio negli ultimi giorni con la restituzione della scuola materna Carella all’istituto comprensivo Verdi-Cafaro. Scuola (e relativi iscritti) sottratti invece al comprensivo Cotugno dove resta invece lo scempio di una sola classe di scuola media con soli tredici iscritti. Sulla mozione presentata dalle opposizioni la maggioranza di centrosinistra si è spaccata proprio davanti agli occhi di insegnanti e genitori che avrebbero auspicato una parola definitiva sulla questione. La sindaca ha respinto l’iniziativa del centrodestra considerando la vicenda chiusa positivamente e definendo sciacallaggio politico tutto il trambusto che si è creato sul dimensionamento scolastico. Una argomentazione che non ha convinto quattro consiglieri della sua maggioranza che si sono astenuti: il presidente del consiglio Vurchio con un altro consigliere PD, Di Lorenzo, e i due ex consiglieri di Futura Montrone e Bartoli. Diverse le defezioni da annotare tra le quali rileva particolarmente quella della consigliera Marianna Sinisi che è dipendente della scuola Cotugno e che pare non abbia gradito la marcia indietro ingranata dall’amministrazione sebbene giustificata dalle numerose proteste. La discussione, per quanto non abbia portato alcun risultato pratico, ha avuto il merito di ravvivare una seduta altrimenti soporifera. Fino a quel momento aveva attratto l’attenzione solo il trambusto che ha accompagnato la sistemazione di una sedia, un cappello, una scarpa e una valigia di cartone messi in scena dall’assessore alla bellezza che ha proposto e fatto approvare con, qui sì, 18 voti favorevoli il regolamento sulle espressioni artistiche di strada: Andria è tra i pochissimi comuni a dotarsene, forse perché altrettanto pochi sono i comuni ad averne sentita l’urgenza e che, secondo il consigliere Del Giudice provocherà solo più lavoro per gli uffici.
Vedi anche

La Puglia del vino al centro del mondo grazie alle novità dell’azienda vinicola Varvaglione 1921
16 Aprile 2025

“Se non paghi ti scanno come un maiale”: imprenditore tranese minacciato da boss rinchiuso a Poggioreale
16 Aprile 2025