Avrebbero prodotto falsi certificati medici per il rilascio o il rinnovo di patenti di guida. 13 persone sono state raggiunte da un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Bari per le accuse, a vario titolo, di “falso in atto pubblico”, “accesso abusivo a sistema informatico”, “detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a servizi informatici”. Si tratta di un Tenente Colonnello medico dell’Aeronautica Militare e della sua assistente, finiti agli arresti domiciliari, e di 11 titolari di autoscuole ad agenzie di pratiche auto, per 7 dei quali è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e per altri 4 il divieto di esercitare la professione per 12 mesi. L’ordinanza è stata eseguita dai Carabinieri nelle città di Bari, Foggia, Taranto e Venezia. Dalle indagini condotte dai militari, sarebbe emerso il numero elevatissimo di certificati (oltre 40mila) rilasciati tra il 2018 e il 2022 dall’Ufficiale medico dell’Aeronautica. Che secondo l’accusa, in concorso con gli altri indagati, avrebbe facilitato il rilascio di patenti di guida omettendo totalmente le visite mediche o effettuandone di fittizie (dal momento che i relativi certificati risultavano già precedentemente trasmessi). Le indagini hanno anche riscontrato visite condotte da terzi senza alcun titolo (come la collaboratrice dell’ufficiale o gli stessi titolari di autoscuole ed agenzie) o addirittura la cessione a terzi delle credenziali di accesso al sistema informatico del Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero. Il medico accertatore guadagnava dai 25 ai 30 euro per ogni certificato rilasciato. Evidenti i vantaggi anche per i titolari di autoscuole ed agenzie di pratiche auto, che riuscivano a monopolizzare i rispettivi mercati grazie a tariffe concorrenziali in virtù della mancata effettuazione della visita medica e alla capacità di catalizzare tutti quei soggetti che altrove non avrebbero mai potuto vedere rinnovata la patente di guida, non essendo in possesso dei requisiti minimi previsti. Altrettanto evidenti le pericolose implicazioni dal punto di vista della sicurezza stradale, considerando che le certificazioni rilasciate senza il rispetto delle procedure previste avrebbe consentito il rinnovo delle patenti di guida anche a consumatori abituali di sostanze stupefacenti.