Giornata di vacanza o quasi al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. La kermesse di teatro e arti performative, in programma nella città federiciana fino al 12 settembre, si prende un attimo di pausa nella programmazione che, nell’ottava giornata, non prevede la presentazione di nuovi spettacoli ma le repliche di diversi eventi in cartellone.
È il caso della performance di “Dancing Bruno”, che ha esordito ieri sera sul palco allestito presso il Centro Provinciale Istruzione per Adulti “Gino Strada”, nella scuola “Salvemini”, quartiere di san Valentino.
Una cavalcata di circa due ore e mezza nella storia del ballo popolare, dagli inizi del ‘900 fino ai primi anni ’70, dove il pubblico è parte integrante dello spettacolo, ritrovandosi a ballare, assieme alla squadra di artisti della compagnia milanese Sanpapiè, in una grande sala danzante a cielo aperto.
Replica questa sera, sempre con inizio alle 21.30.
Per la sezione “Installazioni e Mostre”, saranno ancora visibili le opere inaugurate nei primi giorni della kermesse. “Madre Natura”, dell’artista tranese Dario Agrimi, collocata in Piazza Catuma: un monito al genere umano, incapace di imparare degli errori e dagli orrori commessi in passato, sotto forma di una bambina che piange disperata su di un cumulo di macerie.
Poco distante, a Palazzo Spagnoletti, è sempre aperta al pubblico, e lo sarà fino alla fine del festival, la mostra dal titolo “Exodus”, dell’artista cubano Michel Mirabal. Un insieme di opere (tra quadri, sculture, video ed installazioni) che raccontano il fenomeno delle migrazioni nei suoi molteplici aspetti: storici, geografici e soprattutto sociali.
Sono ancora protagonisti della kermesse anche i progetti di due compagnie svizzere, tra le novità di questa edizione: “Je Suisse (or Not)”, del Collettivo Treppenwitz, nella biblioteca Ceci, e “Binaural Views of Switzerland” di Alan Alpenfelt, che guida lo spettatore, attraverso una serie di stampe, in un viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli della Svizzera. L’installazione è ospitata nella chiesa di Porta Santa, fino al prossimo 8 settembre.