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Bari-Antenucci, addio senza strascichi. E Di Cesare lo omaggia: “Senza di te non sarà lo stesso”

141 partite, 63 reti, una promozione conquistata e una sfiorata. Soprattutto, tante emozioni condivise e la sensazione di aver lasciato un segno indelebile nella storia del Bari, di cui oggi è il secondo miglior marcatore. Titoli di coda sulla storia d’amore a tinte biancorosse di Mirco Antenucci. Una scelta maturata nell’arco di pochi giorni. Quelli che hanno trasformato quello che sembrava un matrimonio destinato a continuare in un addio. Generando sensazioni che il lupo di Roccavivara, oltre 200 reti in carriera, ha affidato a Instagram: «Alla fine ho deciso di lasciare Bari – scrive – ma non è stato semplice e di certo non è stata una scelta fatta per soldi. Chi mi conosce lo sa, ho bisogno di sentirmi al centro di un progetto, protagonista, un valore aggiunto per il mio club, anche a 39 anni e sempre nel rispetto di scelte e ruoli». Stop al cammino in biancorosso ma non a quello sul campo: la prossima tappa corrisponde al ritorno a Ferrara con la Spal, club con cui ha vinto il campionato di B ed è stato già protagonista in A.


Una scelta di vita e non economica, concetto che Antenucci ha ribadito a chiare lettere. Vale però la pena di ricordare che l’offerta messa sul tavolo dalla Spal sia di un valore quasi doppio rispetto a quella proposta dal club della famiglia De Laurentiis. Antenucci vuole sentirsi ancora al centro del progetto tecnico, sensazione che evidentemente l’attaccante non ha avvertito per il futuro e dopo una stagione di B con 10 reti in 35 presenze. Così quel calcio di rigore scagliato alle spalle del portiere del Cagliari Radunovic per l’1-1 lo scorso 8 giugno finale di andata playoff sarà l’ultimo pallone toccato da Mirco Antenucci con la maglia del Bari. «Pensavo di finire la carriera qui a Bari, ma la vita ci sorprende sempre – spiega l’attaccante in una lettera affidata a Instagram – sono stato molto combattuto, diviso a metà: una parte del mio cuore mi diceva di rimanere, l’altra di andare. Vado via con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo». In Puglia lascia un pezzo di cuore anche la sua famiglia (è a Bari che è nata la sua terza figlia Alice) e Mirco saluta un amico come Valerio Di Cesare. I due hanno condiviso le vacanze in Salento nei giorni della riflessione sul futuro, come ricordato dal capitano biancorosso sui social: “Siamo fortunati – osserva Di Cesare – abbiamo passato insieme altri 4 anni e, almeno in amicizia, non abbiamo rimpianti. La tua sofferenza di questi giorni l’ho sentita dentro e vissuta sulla mia pelle. Non lascia Bari solo un Grande Giocatore, oggi mi lascia il Mio Grande Amico, senza di te non sarà lo stesso DENTRO e FUORI dal campo”. Alla partenza per il ritiro di Roccaraso venerdì 14 luglio Antenucci non ci sarà ma in Abruzzo ci sarà però un pezzo della sua famiglia: il 19 il Bari affronterà in amichevole l’Asd Roccavivara, club di prima categoria molisana di cui Mirco è presidente onorario e suo padre Domenico è presidente.

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