I numeri dicono che il miglior attaccante del Bari nel rapporto tra gol fatti e minuti giocati è lui: Andrea Favilli. La zampata con il destro al 92’ di Catanzaro-Bari ha fissato il punteggio sul 3-3 e permesso ai biancorossi di conquistare un meritato pareggio al Ceravolo, tana di una squadra a +6 in classifica e che proprio in casa aveva ottenuto buona parte del fatturato. Sul punto ottenuto in Calabria c’è la firma maiuscola di questo ragazzone spesso condizionato dalla sfortuna e dagli acciacchi fisici nel corso della sua carriera. Un trend confermato anche a Bari, dove Favilli è arrivato nelle ultime ore del calciomercato estivo 2024. Formula del prestito dal Genoa, nonostante un contratto in scadenza un anno dopo con il club ligure. In valigia ci ha messo la voglia matta di riscattare la sfortunata stagione di Terni e la consapevolezza nei propri mezzi di chi in carriera è passato anche dalla Juventus e ha toccato la Serie A con 39 presenze tra Verona e Genoa, segnando anche due reti. Quello di Catanzaro è stato il quarto centro in campionato per Favilli, ora vicecapocannoniere del Bari alla pari con Dorval e a -2 da Lasagna. In precedenza aveva colpito due volte il Frosinone tra andata e ritorno e il Cesena.
Un gol ogni 140 minuti in campo. Meglio di Lasagna, che ha avuto bisogno del doppio dei minuti per far gol, di Novakovich (una rete ogni 366 minuti) e Bonfanti. Questo lo score di Favilli, che ha giocato appena cinque volte titolare in campionato e ora guarda al finale di stagione con la possibilità di riscrivere la storia: il gol a Catanzaro gli vale una candidatura a un posto nell’undici di partenza venerdì sera con il Palermo dello spauracchio Pohjanpalo, autore di 8 reti in altrettante partite in rosanero. Una sfida che Andrea vuole dimostrare di potersi giocare alla pari, provando a chiudere bene l’anno e a convincere il Bari a puntare ancora su di lui anche nella prossima stagione.