21 maggio 2023 – 21 giugno 2023. Per il Barletta quello trascorso dopo il ko nella semifinale playoff del girone H di Serie D sul campo del Nardò è stato un mese senza calcio giocato sul rettangolo verde e un mese senza evoluzioni – almeno stando a quanto ufficialmente comunicato – fuori dal campo. Fatto di tappe che hanno alimentato incertezze e fibrillazioni in una piazza che aspettava di vivere l’estate come il momento del rilancio e dell’ulteriore consolidamento verso l’alto di un progetto che nella scorsa stagione era andato oltre le aspettative, quelle che nell’estate del 2022 facevano rima con una tranquilla salvezza.
La storia recente disegna invece orizzonti differenti. Con tante nubi da diradare e altrettanti posti vacanti da occupare. Un breve passo indietro: 26 maggio. La società comunica l’inizio di un silenzio stampa che, caso più unico che raro, ha anche una data di scadenza prefissata: il 30 di giugno. Una scelta generata, spiega la nota, “dalla volontà di rispettare i giorni di riflessione in capo alla società dopo le dichiarazioni della dirigenza”. Inizio di una lunga fase di stand-by, seguita da altre note scritte a firma del presidente Mario Dimiccoli in cui prima si esprimeva il desiderio di vedere un grande Barletta nella prossima stagione e poi si precisava che “la società gode di ottima salute economica e non ha pendenze di alcun genere”. Infine comunicati per ufficializzare la fine della trattativa con la cordata di imprenditori barlettani guidata da Vincenzo Bellino. Il tutto passando solo per messaggi affidati alla pagina Facebook ufficiale del club e senza indire una conferenza stampa per tranquillizzare una piazza che nella stagione 2022/23 aveva fatto arrossire i botteghini di mezza Italia per capacità di riempire il Puttilli ben oltre le logiche di un campionato di Serie D.
Le ultime quattro settimane sono state anche quelle degli addii: prima dell’allenatore Francesco Farina, le cui frizioni con una parte della dirigenza da quattro mesi a questa parte erano note anche ai muri, poi di Savino Daleno e infine del vicepresidente Francesco Divittorio, ultimo in ordine di tempo a salutare la barca biancorossa per “una diversa visione della gestione societaria rispetto a quella di Mario Dimiccoli”. A Barletta proseguono il toto-allenatore e il toto-direttore sportivo, con le prime notizie ufficiali attese entro il fine settimana, ma la speranza è che le prime comunicazioni arrivino in conferenze finalmente aperte a tutta la stampa e con possibilità di fare domande. E ricevere risposte. Quelle che una città capace di portare in media 4500 persone sugli spalti in ogni partita casalinga merita.