Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
CalcioSport

Dorval, le offese e la vergogna del San Nicola: palla alla procura federale

Non servirebbe nemmeno specificarlo, anzi in un mondo che funzionasse a dovere non ci sarebbe neppure bisogno di parlarne. Eppure, il tema degli insulti razzisti nel mondo del calcio stenta a passare di moda, anzi. E quanto accaduto a Mehdi Dorval, vittima di insulti razzisti da parte del calciatore grigiorosso Franco Vazquez al termine di Bari-Cremonese è solo l’ennesimo caso su cui ci si trova costretti a soffermarsi per ribadirsi a gran voce che no, nel 2025 non è normale andare avanti in questo modo. Non senza che qualcuno cominci seriamente a pagarne le conseguenze.
Mister Longo, coraggiosamente, ha voluto rompere il muro di omertà che spesso e volentieri si erge intorno ai Vazquez di turno. E, c’è da starne certi, se l’allenatore dei biancorossi è stato così diretto è perché dubbi su quanto accaduto, almeno in casa Bari, non ce ne sono. Non sono dello stesso avviso a Cremona, da dove con una nota del d.g. Armenia fanno sapere come Vazquez abbia negato categoricamente di aver rivolto offese razziste al calciatore franco-algerino, chiosando con un secco “per noi il discorso finisce qui”. In realtà il discorso finirà quando, nelle prossime ore, il Giudice Sportivo sarà chiamato a esprimersi in seguito a un’indagine aperta sul caso dalla Procura Federale, che ha già sentito entrambi i calciatori coinvolti. Sul capo di Vazquez pende, come da articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva, la possibilità di una squalifica di non meno di 10 giornate, se i fatti dovessero essere appurati. Ciò che resta, intanto, sono le lacrime di Dorval, un ragazzo che di arrendersi all’ignoranza e all’imbecillità dei razzisti non ne ha la minima intenzione.

Vedi anche

Back to top button