Sfrattati dal campo ex Figc di via Ascoli. Ritiro a Crotone a spese dei calciatori. Primi effetti del disimpegno di Canonico e futuro del Foggia sempre più a rischio. Il club, dopo l’annuncio dell’azionista di riferimento e presidente dimissionario, è senza una guida e di fatto senza una vera proprietà. A spaventare è la scadenza federale alle porte: se entro il 16 aprile non saranno corrisposti gli emolumenti a calciatori e tesserati, la prossima stagione, laddove dovesse ancora esistere l’attuale club, partirebbe con una inevitabile penalizzazione, oltre a rendere ancor più meno appetibile la stessa società. L’interesse, a quanto pare, non mancherebbe. Almeno un paio i gruppi interessati, uno dei quali ha avviato nei giorni scorsi interlocuzioni con Canonico. Che tuttavia fa sapere di non aver ricevuto al momento offerte ufficiali. Ciò che è certo è che il futuro del Foggia è maledettamente a rischio. L’abbandono è nei fatti, il club è allo sbando, senza guida nè punti di riferimento. E il fatto che toccherà ai calciatori allargare i cordoni della borsa per provvedere al pagamento del ritiro in vista di una sfida delicata, classifica alla mano, come quella di Crotone, racconta tutta la precarietà e l’imbarazzo di una situazione che fa arrossire la ultracentenaria storia della società rossonera.
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