Il ko in rimonta incassato ad Altamura non preoccupa Renato Bartoli, allenatore del Molfetta, ma ci sono elementi e numeri che in casa biancorossa fanno riflettere. Su tutti, il rendimento esterno: lontano dal Paolo Poli, su 12 tentativi, sono solo 8 i punti intascati, frutto di 2 vittorie, altrettanti pareggi e ben 8 sconfitte. Solo le ultime quattro della classifica, Francavilla, Portici, Gravina e Puteolana, non hanno fatto meglio del Molfetta in modalità trasferta.
Schiacciasassi in casa, dove la sconfitta è una sconosciuta da più di due anni e sono arrivati sin qui 26 punti sui 36 a disposizione, merito di 7 vittorie e 5 pareggi, timida e con una difesa groviera in trasferta: la differenza tra le due versioni del Molfetta la fa soprattutto la tenuta della porta. 18 gol fatti al Poli, 17 con la valigia in mano. 7 sono i gol incassati a Molfetta, 29 – quattro volte tanto – in trasferta. La posizione in classifica, settimo posto alla pari con Cerignola e Nardò, permette comunque di vedere al futuro con ottimismo.
L’occasione per cambiare rotta in trasferta è presto fornita dal calendario: domenica il Molfetta sarà impegnato sul campo della Puteolana, per proseguire il trittico di gare in una settimana mercoledì in casa contro l’Aversa e domenica sul terreno del Casarano. Bartoli si affiderà all’ottima vena di Nicola Strambelli, a segno 7 volte nelle ultime sei partite e capocannoniere della squadra a quota 11 reti. Per risalire all’ultima marcatura diversa nel tabellino occorre tornare al 21 marzo, con il 2-1 di Diallo contro il Sorrento. Altro imperativo sarà quello di evitare la dipendenza da un pur delizioso piede come il sinistro del 10 di origini baresi.