Una città blindata, presidiata da oltre 150 uomini delle Forze dell’Ordine, ha accolto, questa mattina, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, a Foggia per presiedere il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza.
Una riunione straordinaria, convocata in Prefettura, a seguito della lunga serie di attentati dinamitardi, messi a segno nei giorni scorsi, ai danni delle attività commerciali della Capitanata.
Oltre alla Lamorgese, al vertice hanno preso parte il capo della Polizia, Lamberto Giannini, i comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i vertici della Procura di Foggia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ed il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho.
Dall’incontro, è emersa la necessità di adottare nuove e più efficaci misure di contrasto dei fenomeni criminali che stanno scuotendo la provincia dall’inizio dell’anno. Ben 8 attentati, in meno di due settimane, realizzati tra Foggia, San Severo e Vieste, di cui 6 contro commercianti del territorio, in quella che è già stata ribattezzata “la nuova stagione delle bombe”, dopo quella del 2019.
Già nei giorni scorsi, il ministro aveva annunciato l’arrivo a Foggia di 50 uomini delle Forze dell’Ordine, per intensificare i controlli, prevenire e arginare i fenomeni mafiosi e ripristinare i livelli di sicurezza. Una prima risposta dello Stato alle organizzazioni criminali che infestano il territorio.
Il tour della Lamorgese è poi andato avanti con l’inaugurazione di una nuova associazione antiracket, dedicata ai fratelli Aurelio e Luigi Luciani, vittime di mafia, e poi con una visita all’Università di Foggia, per un incontro con gli studenti. In programma anche una tappa nella vicina San Severo, la città più travolta dall’ondata criminale di inizio anno, con ben 4 attentati dinamitardi ad attività commerciali nell’arco di una settimana.