Finalmente una vittoria sporca. Di quelle che Moreno Longo aveva auspicato per allontanare le ombre lunghe delle rimonte subìte in serie e dei punti persi per strada. Nel 2-1 sul Frosinone nel pantano del San Nicola il Bari ha smesso il frac e ha indossato impermeabile e elmetto, necessari per uscire indenni da una notte da lupi sul piano del meteo. Risultato? Manovra meno fluida del solito, compensata però dalla capacità di cogliere l’attimo: il rigore trasformato da Favilli – il migliore in campo – nel finale di primo tempo ha indirizzato la partita, il tap-in di Bonfanti al 73’ ha definito i giochi prima che il Bari provasse a complicarsi la vita in pieno recupero, concedendo a Kvernadze una prateria per segnare il 2-1. Questa volta però il gol avversario è arrivato a tempo scaduto, impedendo così ogni timore da rimonte da scontare. Prima vittoria del 2025 in cassa e sesto posto in coabitazione con la Juve Stabia, prossimo avversario. Con un post-it da esibire nello spogliatoio: saper essere operai, in questo campionato, può portarti lontano.
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