Un’oasi naturale di straordinario valore, che rischia di essere compromessa per sempre da un’opera che sta suscitando più dubbi che certezze. Parliamo del Gurgo di Andria, dolina carsica situata a ridosso dal centro abitato, custode di un patrimonio di biodiversità, che potrebbe essere trasformata in una vasca di laminazione per il contenimento del rischio idrogeologico. Se n’è discusso a Palazzo di Città, nel corso di un convegno organizzato dal neo costituito gruppo consiliare “Cultura, Salute e Ambiente” e dalle associazioni Forum Ambientalista e Legambiente. Un momento di confronto, alla presenza di geologi ed altri esperti, per individuare soluzioni alternative che possano garantire sia la tutela ambientale che una gestione efficace del rischio idrogeologico.
Fondamentale in questa fase il dialogo con le associazioni del territorio ed i cittadini.
L’idea progettuale prevede sostanzialmente la creazione di una grande vasca per la raccolta delle acque piovane. Un’opera che suscita diverse perplessità circa le sue ricadute dal punto di vista naturalistico.
INTERVISTE:
Michele Di Lorenzo – Referente regionale Forum Ambientalista
Grazia Di Bari – Consigliere regionale
Vincenzo Iurilli – Presidente SIGEA PUGLIA