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Linfoma della zona grigia: dall’Istituto Tumori di Bari un nuovo studio per migliorare la diagnosi

Un nuovo studio per fare luce sul “linfoma della zona grigia”, una forma rara e molto aggressiva di linfoma, che cresce molto rapidamente, e che è in grado di diffondersi in tutto il corpo. È quello portato avanti grazie ad un lavoro dei ricercatori dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Haematologica Journal”, ed in grado di migliorare la diagnosi di questa particolare patologia.

Si tratta di un linfoma – fanno sapere dal centro di cura e ricerca barese – che si presenta con caratteristiche intermedie e discordanti tra il linfoma di Hodgkin ed il linfoma non-Hodgkin primitivo del mediastino.

Proprio questa difficoltà nella sua identificazione, comporta spesso una elevata frequenza di riclassificazione diagnostica, e scarsi esiti terapeutici registrati in tutto il mondo per i pazienti.

Di qui, l’importante lavoro scientifico svolto dal team di ricercatori dell’istituto barese, a primo nome della matematica Grazia Gargano, durato oltre tre anni e coordinato a livello nazionale dal medico ematologo Sabino Ciavarella, responsabile del laboratorio di ricerca traslazionale dell’Unità Operativa di Ematologia.  

INTERVISTA:

Sabino Ciavarella – Medico ematologo

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