La storia delle testimoni di giustizia Rita Atria e Piera Aiello portata in scena nella sala Rossa del Castello di Barletta davanti agli occhi commossi dell’onorevole Piera Aiello. Il pomeriggio barlettano della Festa della Repubblica è stato vissuto così: tra memoria, lotta alla mafia e storie di coraggio come quella di Rita e Piera che giovanissime hanno intrapreso la loro sfida alla criminalità organizzata, dal piccolo comune di Partanna nella zona di Trapani. L’iniziativa è stata realizzata dal Teatro delle Lanterne in collaborazione con Il Presidio del Libro di Barletta e l’Associazione Culturale LettidiPiacere, a chiusura del programma “Maggio dei Libri”. La storia delle due testimoni di giustizia è raccontata nello spettacolo teatrale “Rituzza la picciridda”. Rita Atria, sconvolta per la morte di Paolo Borsellino per mano di Cosa Nostra, si è tolta la vita pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio. Piera Aiello ha proseguito la sua battaglia portandola sino in Parlamento, nel ruolo di deputata e nella commissione antimafia. Criminalità che da tempo ha lasciato la Sicilia, ha sottolineato l’onorevole, e che oggi ha un nuovo aspetto in tutta Italia e all’estero.
Piera Aiello perde suo marito per mano della mafia nel 1991. Si chiamava Nicola Atria, fratello di Rita. Aiello decide di denunciare offrendo la sua testimonianza a Borsellino.
Dopo lo spettacolo teatrale è stato aperto un dibattito sui temi della legalità. Un pomeriggio che ha abbracciato la storia italiana più difficile, lanciando messaggi di coraggio.