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Si conclude a Bari il progetto #NeipannidiCaino dedicato alla legalità per prevenire comportamenti antisociali promosso dalla Polizia di Stato

Mettersi nei panni della vittima o vivere sulla propria pelle le intenzioni dell’autore attraverso l’uso, da parte dei giovanissimi, della realtà virtuale immersiva con l’obiettivo di prevenire comportamenti antisociali come il cyberbullismo, il grooming online, hate speech, sexting, challenge. È questo il nuovo progetto #neipannidicaino, che coinvolge le scuole di 5 Regioni del Sud Italia tra cui la Puglia, realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma, finanziato con fondi del PON Legalità del Ministero dell’Interno.
  
L’attività di ricerca alla base del progetto si fonda sull’analisi e la comparazione di parametri psicofisiologici, come la frequenza cardiaca (HRV) e la conduttanza cutanea (GSR) e parametri espliciti, quali la misurazione di dati comportamentali e l’analisi di survey digitali. In Puglia sono state coinvolte 18 scuole con ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, di cui il 35% donne e il 65% uomini. La provincia con più adesione è quella di Bari con 6 scuole, seguita da Taranto con 4 istituti, Foggia 3, Lecce 2 e infine la Bat con un istituto scolastico.

Obiettivo del programma, di assoluta originalità anche nel panorama accademico internazionale, è la costruzione di un protocollo formativo che valorizzi le diverse prospettive della vittima e dell’autore di condotte illegali attraverso la proiezione su visori 3D di scenari e situazioni costruiti per indurre stati emozionali profondi.

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