Tre bici accartocciate sull’asfalto ed un’auto distrutta contro il guard rail. Sulla strada tre uomini senza vita dopo esser stati travolti mentre pedalavano in gruppo in una tranquilla domenica mattina di agosto. E’ la grande tragedia che ha colpito la comunità di Andria ieri. Quando i soccorritori arrivati al chilometro 62 della strada provinciale 231 nei pressi di Terlizzi non hanno potuto far altro che constatare la morte del 30enne Sandro Abruzzese, del 49enne (tra qualche giorno) Vincenzo Mantovani e del 70enne Antonio Porro. Tutti andriesi e tutti membri attivi del gruppo sportivo cicloamatoriale dell’Avis oltre che amici e ciclisti appassionati.
I tre facevano parte di un gruppo più ampio formato da 5 persone e stavano percorrendo la provinciale quando su di loro è piombata una Lancia Delta guidata da un 30enne originario di Corato ma residente a Ruvo di Puglia. Gli altri due ciclisti hanno miracolosamente scampato l’impatto. L’autista avrebbe perso il controllo del mezzo, per cause da verificare, investendo i tre prima di finire contro il guard rail. E’ stato lui stesso a chiamare i soccorsi ed è stato poi trasferito con lievi ferite ed uno stato di shock al Policlinico di Bari anche se in serata è stato poi già dimesso.
Immediate le indagini avviate dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Trani e con l’ausilio della Polizia Locale di Terlizzi. Aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio stradale plurimo in cui è indagato l’autista della Lancia Delta a cui è stato sequestrato lo smartphone ed è stato sottoposto agli accertamenti per verificare eventuale guida in stato di ebbrezza o sotto l’effeto di sostanze stupefacenti. Sull’asfalto segni di una brusca frenata anche se proprio sulla velocità del mezzo si stanno concentrando le analisi dei tecnici sul mezzo sottoposto anche questo a sequestro con parabrezza sfondato e parte anteriore destra distrutta.
La Procura di Trani, nel frattempo, ha anche disposto le autopsie sui corpi dei tre ciclisti le cui salme sono a disposizione degli inquirenti nell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.



