Cronaca

Fidanzati massacrati a coltellate a Lecce, il killer accusato anche di pedopornografia

Un nuovo filone di indagine è stato aperto a carico di Antonio De Marco, il killer reo confesso di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i giovani fidanzati uccisi con quasi 80 coltellate, all’interno della loro abitazione a Lecce, il 21 settembre 2020.

La Procura salentina ha notificato ai legali dell’assassino un avviso di conclusione delle indagini preliminari, per i reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

L’accusa fa seguito al ritrovamento di alcuni file sul computer dell’indagato, sequestrato dai Carabinieri nel corso dell’attività investigativa scattata dopo l’omicidio.

Sul pc erano stati salvati infatti dei frame di video ritraenti ragazzini minorenni durante atti sessuali. Una piccola quantità di immagini, specificano dalla Procura, ma comunque sufficiente a far aprire un secondo fascicolo.

Gli avvocati di De Marco, Andrea Starace e Giovanni Bellisario, hanno annunciato che sarà avanzata una richiesta di perizia psichiatrica. Una richiesta simile era stata formulata anche nel processo, tuttora in corso, per il duplice omicidio dei fidanzati, ma venne respinta dai giudici.

L’assassino, studente di Scienze Infermieristiche, in base a quanto emerso dal lavoro dei periti, pur essendo affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, era perfettamente in grado di intendere e di volere. La sera del delitto si era presentato a casa della coppia, che conosceva da tempo, ed aveva sferrato ai due ragazzi 79 coltellate. Un massacro premeditato nei giorni precedenti.

Motivo scatenante dell’aggressione mortale, l’invidia che il killer provava per l’amore tra i due fidanzati, che erano felici e vivevano insieme, mentre lui era solo e incapace di trovare una donna che lo amasse. 

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