Il finanziamento da 700mila euro messo a disposizione dalla provincia BAT e dal Patto Territoriale sollevò un notevole polverone. A nove anni da quella polemica, la Libera università Mediterranea chiude la sede tranese. Rinverdendo la polemica. A rivelare della imminente chiusura, che pare si compirà ad Agosto, è stato il consigliere comunale tranese della Lega Gianni Di Leo, in una nota inviata al comune.
Quali siano i motivi che hanno spinto la proprietà dell’università privata a decidere per la chiusura non è dato sapere, anche se le difficoltà economiche (già precedenti la pandemia) sembrano un indizio più che concreto. E, qualcuno sussurra, la volontà di concentrare gli investimenti immobiliari sulla sede principale di Casamassima potrebbero aver fatto il resto.
Ma resta il nodo degli investimenti pubblici che il territorio della BAT ha erogato per favorire l’insediamento a Trani; che con l’istituzione della sesta provincia era stata individuata come città sede del polo universitario: ma alla manifestazione di interesse inviata a tutti i poli universitari pugliesi aveva risposto solo la Libera Università Mediterranea.