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Antenucci, addio o arrivederci? “Non conosco il mio futuro, a Bari percorso straordinario”

Quattro anni, una promozione, due finali playoff perse tra Serie C e Serie B. 141 partite, 63 reti, 15 assist. Con tante gioie e la coda amara, in lacrime, per una Serie A persa per 180 secondi. Sunto dell’avventura di Mirco Antenucci con il Bari. Formalmente la fine del matrimonio è fissata per il prossimo 30 giugno, quando il contratto dell’attaccante classe 1984 andrà in scadenza, ma la sensazione è che il club biancorosso non abbia ancora cestinato la possibilità di andare avanti per un altro anno con il lupo di Roccavivara, 39 anni sulla carta di identità il prossimo 8 settembre. Nella stagione appena approdata ai titoli di coda Antenucci ha segnato 10 reti, 9 in regular season più quella del pareggio a Cagliari nella finale di andata dei playoff. Lo hanno ribattezzato Ice-man, l’uomo di ghiaccio. Capace di colpire i portieri avversari dal dischetto all’ultima curva, come successo due volte contro i sardi e il 23 aprile a Pisa, e di guidare il gruppo anche nelle 18 occasioni in cui Mignani non lo ha scelto dall’inizio. In B Antenucci ha confermato la mentalità e lo stato di forma esibiti nell’ultimo campionato di C, quello vissuto da trascinatore con 15 reti e 4 assist, fino alla firma decisiva nel pomeriggio della promozione a Latina, e lo status di giocatore bandiera di cui godrebbe dalla prossima stagione farebbe lievitare le quotazioni di una possibile conferma. Intanto, come molti suoi compagni, l’attaccante ha scelto Instagram per un bilancio della sua esperienza in biancorosso: “Quattro anni fa – le sue parole – quando sono arrivato a Bari era questo che immaginavo nella mia testa : uno stadio strapieno di tifosi e una squadra che lotta per andare in serie A. Passione, amore ,attesa , rabbia ,delusione…quello che abbiamo provato tutti insieme domenica sera . Siamo arrivati ad un passo dal paradiso quello che merita Bari e che meritavamo noi . Ma l’unione con la città e i tifosi, un percorso straordinario di squadra nessuno ce lo può portare via”. Fino al post-it con vista sui prossimi giorni: “Ora non so cosa succederà – osserva Antenucci – quale sarà il mio futuro ma intanto voglio dire grazie a tutte le persone che hanno creduto in me e che mi hanno sempre sostenuto e anche a chi mi ha criticato dandomi la possibilità di crescere ancora di più e di sfidarmi sempre”. Parola di chi a Bari è stato leader in campo e fuori ha conquistato anche il patentino di direttore sportivo e una laurea in psicologia. Sarà un addio o solo un arrivederci? Lo diranno i prossimi 15 giorni.

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