Quella appena iniziata in casa Bari è la settimana della verità. Non potrebbe essere altrimenti dopo 10 giorni di silenzio assoluto seguenti alla vittoria-salvezza di Terni e con tanti, troppi temi sul tavolo da affrontare. Sabato dalla piazza sono arrivati altri input alla dirigenza: gli oltre 2000 tifosi che si sono riversati per le strade del capoluogo pugliese hanno chiesto a gran voce modifiche all’istituto della multiproprietà così come è regolamentato oggi. Una domanda accompagnata da slogan che invitavano la famiglia De Laurentiis a cambiare registro con un’inversione di tendenza netta rispetto alla tendenza esibita nella stagione 2023/24. Quella che sarà ricordata sul campo per una retrocessione evitata grazie ai playout e fuori per le dichiarazioni, spesso fuori tempo e fuori luogo, del patron della Filmauro Aurelio De Laurentiis. Risultato? Il rapporto tra Bari e la SSC Bari è ai minimi storici e in assenza di svolte societarie che non appaiono affatto imminenti starà alla società provare a ricostruirlo.
Il cambio di passo è strettamente connesso alle scelte che riguarderanno l’area tecnica e l’organico per l’annata sportiva che verrà. Con la sensazione che il piano triennale paventato all’alba dell’esperienza in B, estate 2022, abbia subito dei rallentamenti. Primo capitolo sul tavolo, quello della direzione sportive. A ore è previsto un summit con Ciro Polito, sotto contratto fino al 2025. Al ds in carica la proprietà chiederà di confrontarsi sulle falle dimostrate dalla rosa nella stagione appena conclusa, tenendo però conto sulla bilancia anche dell’ottimo biennio precedente. La sensazione è che ogni giorno che passa in più abbia avuto però l’effetto di allontanare Polito e i colori biancorossi. Tra le alternative che la proprietà sta tenendo in valutazione, con Guido Angelozzi al momento blindato da un contratto quadriennale a Frosinone, ci sono Matteo Lovisa, 28enne che ha firmato la promozione in B della Juve Stabia, e Roberto Gemmi, che sta intanto dialogando con il Cosenza per proseguire la sua esperienza in Calabria. Più defilati Simone Giacchetta della Cremonese e di Giuseppe Magalini del Catanzaro. Solo una volta definito il capitolo direttore sportivo, si potrà ragionare sulla casella dell’allenatore: molto difficile pensare a un prosieguo in prima squadra per lo staff tecnico guidato da Federico Giampaolo, altrettanto complicato ipotizzare che si torni su Beppe Iachini, sotto contratto per un altro anno. Successivamente, spazio all’allestimento della rosa per la stagione 2024/25, con il sentore di una rivoluzione all’orizzonte. Con quali obiettivi e quale spirito? Starà alla proprietà comunicarlo. Tra giovedì e il prossimo lunedì sarebbe infatti al vaglio una conferenza stampa del presidente Luigi De Laurentiis. Per rompere un lungo silenzio e iniziare a fare chiarezza dopo un’annata che andrà dimenticata al più presto.