12 gol, 5 assist, un ruolo centrale negli schemi dell’Audace Cerignola con Ivan Tisci prima e con Giuseppe Raffaele poi: è il miglior Filippo D’Andrea della carriera? Risponde il diretto interessato, autore di una doppietta decisiva nel 3-0 del Monterisi sulla Virtus Francavilla.
Aveva fermato il suo contatore personale al 28 gennaio, D’Andrea. Allora fu addirittura tripletta davanti al pubblico amico in una rimonta per 4-2 sul Crotone che aveva spedito l’Audace in piena zona playoff. Da quella partita è rimasto a secco per 11 incontri, ai quali sommare l’assenza per squalifica contro il Monterosi. Nel mezzo il Cerignola ha cambiato guida tecnica, passando da Tisci a Raffaele, e modulo di gioco, con il 3-5-2 che ha preso il posto del 4-3-1-2 o del 4-3-2-1. Risultato? Dopo un periodo di acclimatamento a nuovi dettami tattici, D’Andrea ha ripreso a parlare con il codice che conosce meglio di tutti: il gol. Ritornato a farsi vivo nel tabellino dell’attaccante 26enne nato a Roma in una notte da ricordare, in cui il Cerignola è stato padrone della partita dall’inizio alla fine.
E ora arriva il bello. Che nel caso del Cerignola coincide con il derby di domenica sera alle 20 allo Zaccheria di Foggia. Di fronte i rossoneri di Cudini, oggi a +1 sull’Audace e al decimo posto, l’ultimo valido per partecipare ai playoff. A 11 mesi dalla clamorosa eliminazione dalla fase nazionale degli spareggi, con la rimonta del Foggia per 3-0 dopo il 4-1 dell’andata al Monterisi, ecco un replay a quattro mesi di distanza dall’ultima partita tra le due squadre, vinta per 2-0 dai padroni di casa il 19 dicembre a Cerignola. Che questa volta vale un sequel nella post-season. D’Andrea, che tra i pro non aveva mai segnato così tanto, in carriera non ha mai fatto gol al Foggia in quattro incroci. E questa volta spera di sfatare il mini-tabù: per rintuzzare il suo record di marcature in C e permettere al Cerignola di guardare oltre la 38^ giornata.