Per il nuovo allenatore, bisognerà ancora attendere. Stasera a guidare il Foggia dalla panchina ci sarà Cosimo Zangla, fino a pochi giorni fa vice del dimissionario Eziolino Capuano. E dimissionario, da ieri, è anche Massimo Brambilla, che Canonico aveva provato a far tornare in sella ricevendo però un secco rifiuto. Per ora, però, testa solo al Cerignola e a un delicatissimo derby in programma allo Zaccheria che mette di fronte due squadre con umori diametralmente opposti, perché se il Cerignola vola il Foggia boccheggia, precipitato nel baratro e in piena bagarre play out. Autogestione, di fatto, per i rossoneri, in attesa di una nuova guida tecnica. Toccano a Zangla le scelte e non si discosteranno molto da quelle delle ultime settimane. Conferma in vista per il modulo: 4-3-3, con Salines, Carillo, Camigliano e Felicioli davanti a De Lucia. A metà campo certo appare l’impiego degli interni Tascone e Mazzocco, così come probabile è la riconferma in cabina di regia di Danzi. I dubbi maggiori riguardano la prima linea, dove la certezza è Murano, con Millico, Emmausso, Zunno e Orlando a contendersi i due posti rimanenti del tridente. Trasferta vietata alla tifoseria del Cerignola e silenzio nelle due curve. Gli ultras rossoneri non inciteranno la squadra e diserteranno anche le prossime trasferte dopo la tragedia dell’incidente stradale in cui hanno perso la vita tre giovanissimi tifosi e altri due sono ancora in lotta in ospedale. Prevendita fiacca, allo Zaccheria stasera non si andrà oltre le seimila presenze.
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