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CalcioSport

Fidelis Andria, il futuro e i timori: proposta transazione stipendi a giocatori e staff

23 aprile 2023-24 maggio 2023. In un mese, quello trascorso dalla data della retrocessione in Serie D, la parola chiave in casa Fidelis Andria non è cambiata. Resta “incertezza”. Legata al futuro societario, ancor più a quello tecnico e addirittura – nella peggiore delle ipotesi – alla categoria di destinazione. Tramontata, come spiegato dall’amministratore unico del club biancoazzurro Pietro Lamorte ai microfoni di Telesveva, la trattativa con l’imprenditore lombardo Federico Raschi nonostante quest’ultimo parlasse fino a qualche giorno fa di una trattativa tra le parti in fase di “due diligence” avanzata, ora è tempo di studiare un piano B per assicurare un avvenire al calcio ad Andria e programmare una rapida risalita tra i professionisti.


Passaggio preliminare perché si possa però parlare in maniera seria e concreta di futuro è la chiusura di tutte le finestre legate al passato e ancora aperte. A preoccupare è in particolare il dialogo intrapreso con calciatori e componenti dello staff protagonisti loro malgrado del fallimento tecnico su tutti i fronti dell’annata 2022/23. La proposta del club di trovare un accordo per le ultime mensilità, nell’ottica di snellire il quadro debitorio relativo alla stagione che è stata, ad ora non ha attecchito. Così nelle scorse ore hanno tutti ricevuto una Pec contenente una proposta ufficiale di transazione. Un atto che spesso viene utilizzato nelle aziende: il monte stipendi complessivo della Fidelis è di circa 600mila euro, che possono diventare 800mila considerando l’indennità di fine stagione. In caso di fallimento del club, la visione più nera tra quelle oggi in campo, giocatori e allenatori potrebbero essere pagati con la fideiussione da 300mila euro e non prima di diversi mesi. Prospettiva che potrebbe portarli a ritornare sui loro passi, accettando la mediazione suggerita dal club.


Solo una volta estinto il debito stagionale, la Fidelis sarà appetibile agli occhi degli acquirenti. La corsa contro il tempo ha avuto il via e la certezza è che non si potrà assistere a un altro mese senza svolte come quello appena salutato. Occorrono novità positive a stretto giro per tranquillizzare un ambiente già scosso dalle ceneri del fallimento del 2018 e dalla pessima annata vissuta sul campo. E che, soprattutto, non ha più bisogno di trattative annunciate con messaggio audio fiume su Whatsapp o di crowdfunding avviati ancor prima di acquisire un club. Novità positive e tranquillità: è questo l’auspicio dell’Andria calcistica in vista dell’estate 2023.

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