Il ritorno di Valeriano Loseto al “Degli Ulivi” da ex e da avversario. La rincorsa alla quota-salvezza, che potrebbe essere non lontanissima per il Gravina. La voglia di vincere la prima partita della sua gestione. Ne ha di significati per i murgiani la trasferta di Andria contro una Fidelis in realtà più concentrata su questioni societarie che sulle vicende di campo. C’è poco da fidarsi, in ogni caso, in vista di un derby che qualcuno ha definito “saponetta” per i gravinesi: il collettivo biancazzurro, nonostante le ultime rescissioni – non ci sarà il tanto atteso ex Da Silva – resta un organico competitivo e comunque, numeri alla mano, è in lotta per il terzo posto. I numeri dei murgiani, invece, recitano così: due sole vittorie nel girone di ritorno, contro Nardò e Matera, nessuna con la valigia da viaggio, e nessun successo nelle tre partite con Valeriano Loseto in panchina.
Potrebbero bastare anche quattro punti, o forse cinque, nelle ultime quattro giornate di campionato – anche se molto dipenderà dal rendimento di Angri e Brindisi – per raggiungere la quota-salvezza al Gravina, che poi giovedì sfiderà, sempre in trasferta, la “cenerentola” Costa d’Amalfi nel turno prepasquale. Ecco perché la tappa di Andria diventa fondamentale per i murgiani. Sul fronte formazione, infine, certo il rientro dopo la squalifica del difensore La Gamba. Da valutare in mezzo al campo, invece, la presenza di Pierce, assente domenica scorsa con l’Ischia, e Russo, uscito per infortunio contro gli isolani.